L’enoturismo è divenuto, ormai da parecchi decenni, una fonte d’introiti essenziale nell’affiancamento dei proventi classici derivanti dalla produzione e vendita del vino. Questo vale per le piccole realtà, come le cantine sperdute, così come per le multinazionali e le titaniche cooperative che raccolgono al suo interno migliaia di unità.
Oggi trattiamo un case study proveniente dallo Stato sudafricano. La tecnologia, come fortunatamente spesso accade, corre a dare una mano anche in questo settore: è questo il caso del sistema lanciato dal gruppo denominato Vinpro, un programma avanzato dedicato proprio all’approfondimento e allo studio dei dati relativi al turismo legato al mondo del vino, così da poter colmare al meglio le lacune preesistenti e implementare i punti di forza rilevati. Vipro, assieme alla Cape Winelands District Municipality, sta finanziando questo progetto al fine di aiutare le aziende vinicole a far crescere il loro business Direct–to–Consumer (DTC).
“Siamo estremamente entusiasti di aver dato il via a questo straordinario programma pilota e vogliamo che le cantine vi partecipino subito. – ha affermato Marisah Nieuwoudt, responsabile dell’enoturismo di Vinpro – Il nuovo programma pilota è stato lanciato insieme a Flow Networks, specialista in analisi della posizione, marketing di prossimità e Guest Wi-Fi. Quest’anno vogliamo usare la tecnologia a nostro vantaggio per contare i nostri visitatori e notare la loro provenienza, per capire le dimensioni e la composizione del mercato totale”. La collaborazione e la ricerca hanno portato lo scorso anno alla pubblicazione del “SA Wine Tourism Visitor Research Report 2022”. Quest’anno, invece, l’obiettivo è un uso più intelligente della tecnologia.