Forse non tutti sanno che il mercato del vino sudcoreano ha vissuto un boom senza precedenti durante la pandemia. Secondo il dipartimento doganale coreano, infatti: “le importazioni di vino sono più che raddoppiate tra il 2019 e il 2022, passando da 259 a 580 milioni di dollari, con un aumento del 123%.
Tuttavia, nel 2023, il mercato ha subito una contrazione del 12%, scendendo a 510 milioni di dollari. Nonostante ciò, la Corea del Sud rimane un mercato promettente per il vino”. Alla Vinexpo di Hong Kong, Jeannie Cho Lee MW ha recentemente discusso delle tendenze e opportunità del mercato vinicolo coreano. Tre punti chiave sono emersi dalla sua analisi: primo, le vendite di vino continuano a crescere, anche se le importazioni sono calate. Il vino rappresenta il 7% delle vendite di alcolici in Corea del Sud, ma si prevede una crescita a due cifre nei prossimi anni. Il vino è considerato una bevanda sofisticata, consumata principalmente in casa.
Le vendite online, autorizzate dal governo nel 2020, hanno favorito questa tendenza. Secondo, le donne stanno guidando il consumo di vino, rappresentando il 48% del mercato, con la possibilità di arrivare al 60% nei prossimi 5-10 anni. Infine, i vini di alta gamma stanno crescendo rapidamente, con un aumento del 186% nelle importazioni di vini di prestigio tra il 2019 e il 2023. “Nel 2022 – hanno poi aggiunto gli analisti – il consumo di whisky è aumentato del 72%, ma è sceso del 37% nel 2023. Il vino è pesantemente tassato in Corea, spingendo i consumatori a comprare all’estero o durante i viaggi. Gli importatori hanno fatto scorte durante il boom, ma ora, con la diminuzione delle vendite, molti offrono sconti”.