La tecnologia GPT sbarca anche nel mondo del vino
Presto avremo tutti finalmente il nostro sommelier personale? Non sappiamo ancora se avrà il volto, magari a foggia di avatar, di Mamoudou Athie, che ha interpretato il protagonista di “Uncorked”, film prodotto da Netflix, che mette in scena la storia di un giovane aspirante sommelier combattuto tra sogno e routinaria realtà imprenditoriale famigliare.
La tecnologia Generative Pre-training Transformer (GPT), che saràa disposizione degli amanti del vino a partire da marzo 2023, è di proprietà dell’azienda di Information Technology Italian Wine Cripto Bank (IWCB), basata a Hong Kong e attiva da oltre 10 anni nella progettazione e sviluppo di soluzioni web-based per il marketing digitale nel settore della promozione del vino italiano nei mercati fisici globali. Quelli di IWCB lanceranno la futuristica tecnologia di machine learning, ad apprendimento automatico, insieme al progetto BG3.0 WINEBANK: la prima enoteca ibrida del Web 3.0. Questa banca del vino fisica e virtuale, realizzata insieme al partner CellarMetaverse, si avvarrà, oltre alla tecnologia GPT, anche di innovazioni digitali in ambito NFT (Non-Fungible Token), Metaversee VR (Virtual Reality),che offriranno esperienze immersive ed esclusive ai membri del Privilege Club della wine bank.
In soldoni, per quanto concerne la tecnologia GPT in analisi, si tratta di una larga applicazione sperimentale della statistica computazionale dell’apprendimento e del riconoscimento dei pattern, in grado di offrire un’accurata analisi predittiva dei gusti dei wine lovers, fino a orientarne le scelte in modo sofisticato e super-customizzato in termini di food pairing. Un po’ come se Alexa, invece di mettere la nostra hit preferita, ci suggerisse per contro quale bottiglia di vino bianco asciutto e armonico abbinare al nuovo formaggio francese appena portato dalla coppia di amici invitati a cena di ritorno da Parigi. Benvenuti in Wineority Report!