Nonostante le recenti difficoltà del mercato del vino, tra cui un calo degli indici di valore e una domanda più debole, le previsioni per il 2025 sembrano in generale incoraggianti, in particolare per quanto concerne i vini più pregiati.
Il “Golden Vines Report 2024”, di fatti, evidenzia un sentimento positivo tra gli operatori del settore: il 64% dei 1.200 intervistati prevede una ripresa significativa, con una crescita della domanda globale di vini di alta qualità, sostenuta dal settore della ristorazione e dalla tendenza a bere meno ma con maggiore attenzione alla qualità. Le aspettative per l’Italia sono alte, specialmente per le etichette del Piemonte, come Barolo e Barbaresco, considerate le “nuove Borgogna”.
Questo scenario, spiegano gli analisti: “è favorito anche da un mercato della Borgogna sempre più elitario, spingendo gli appassionati a rivolgersi ai vini italiani di alto livello. I soggetti interpellati, inoltre, sottolineano l’interesse crescente per i vini naturali, biologici e sostenibili, specialmente tra i giovani, attratti anche da storie di autenticità legate ai vini”. Anche i millennials (soprattutto i più benestanti) mostrano una crescente passioneper il vino come investimento, aprendo nuove prospettive di espansione del mercato anche nelle economie emergenti. Tuttavia, il 16% degli operatori segnala rischi economici e geopolitici, che potrebbero influire sulla stabilità del settore nel lungo periodo.