Siete alla ricerca di un canale che curi una selezione ragionata delle bottiglie di vino più intriganti e distintive prodotte? Se questo è il caso, c’è un’interessante realtà che fa per voi.
Si chiama “Hell of a Wine” e ve ne parleremo approfonditamente tra poco, anticipando solo che si tratta di una pagina Instagram di recensioni di vini curata da Graziano Nani, per diversi anni direttore creativo di agenzie di comunicazione internazionali. Graziano è oggi Branded Content Lead di Chora Media – società che con “Il Post” fa la parte del leone nel mercato dei podcast in Italia. Per Chora (con al timone Mario Calabresi, n.d.a.) ha anche realizzato il podcast “Vino vicino” insieme a Jacopo Cossater. Wine lecturer e sommellier, Graziano scrive di vino per diversi magazine e insegna “Comunicazione del settore enologico”. Molte delle conoscenze di Graziano sul mondo del vino confluiscono nelle valutazioni delle bottiglie che prende in esame sul canale “Hell of a Wine”.
La pagina è un classico moodboard in cui sono protagoniste le etichette dei vini regolarmente immortalate diagonalmente, cifra stilistica all’insegna dell’originalità (ma della fruibiltà) e della “apparente semplicità” che è la filosofia editoriale che periskop – il publisher di WideSpirit: – trova debba essere il prerequisito minimo per attività mar-comdi successo, cosa che non riesce proprio a tutti. Ogni referenza viene recensita e finemante scandagliata in una caption, in lingua alternata italiana e inglese, dal testo asciutto ma non per questo scarno, che diviene quindi uno storytelling accattivante, erudito e schietto. Che si tratti di cantine italiane blasonate o più di nicchia, di etichette di champagne francesi, di vini spagnoli o di una chicca del territorio istriano, Graziano racconta il vino mescolando una narrazione calda, una competenza non da tutti e – soprattutto – un understatement che non è sempre proprio degli addetti ai lavori dell’universo viti-vinicolo. L’AIS ci perdonerà.