Gli agricoltori della Baia del Nord (regione vinicola negli U.S.A.) stanno affrontando, come molti produttori nel mondo, sfide come la siccità e/o condizioni climatiche estreme. Tuttavia, non demordono: stanno, infatti, esplorando soluzioni innovative nell’ambito dell’agricoltura di nuova generazione.
Questo approccio coinvolge l’uso di tecnologie all’avanguardia e nuovi metodi per mantenere al meglio i valori della salute del suolo e migliorare la resa delle colture. Ormai è chiaro ai più che operazioni agricole sane portano conseguentemente a raccolti abbondanti per gli agricoltori che cercano di preservare il loro stile di vita per i loro figli e per i loro figli: “Considerando il lungo periodo, sì, è assolutamente più costoso non fare nulla, non agire, non investire. In realtà non conviene a nessuno. Stiamo cercando di aiutare le aziende agricole familiari e di fare in modo che la prossima generazione non debba reinvestire nei vigneti.
Sono fortunato che ai miei figli piaccia l’azienda agricola di famiglia, altrimenti, lasciare i terreni incolti e ricominciare da capo potrebbe ormai comportare un investimento di 40.000–50.000 dollari per acro!” ha spiegato, ad esempio, Steve Dutton, presidente e comproprietario del Dutton Ranch, una rinomata azienda locale. Svariati agricoltori nella regione stanno, già oggi, collaborando con aziende come la Wilbur-Ellis, con sede a San Francisco, per adottare nuovi strumenti e tecniche di sopravvivenza. Ad esempio, stanno utilizzando sensori simili a cilindri forniti dalla SoilOptix, azienda canadese, i quali possono misurano l’umidità del suolo, le sostanze nutritive e i minerali fino a un metro e mezzo di profondità. Questo è particolarmente importante, a maggior ragione in un periodo di prolungata siccità come in California.