Vent’anni di produzione del vino Coyam, insieme a 26 anni di pratiche biologiche, rappresentano senza dubbio alcuno un traguardo notevole per Emiliana Organic Vineyards. Questo anniversario rappresenta, tra le altre cose, un’occasione per riflettere sul percorso compiuto e pianificare il futuro con coraggio.
Come spiegano dalla stessa virtuosa azienda vinicola: “Quest’anno, Emiliana celebra il 20° anniversario del suo blend rosso Coyam, lanciato per la prima volta nel 2001. Questa edizione speciale include 60.000 bottiglie con etichette raffiguranti diverse parti di una quercia, simbolo della connessione del vino con il paesaggio locale. Le immagini degli alberi provengono infatti dalla proprietà di Emiliana a Colchagua, dove si trovano i vigneti di Coyam. Il nome stesso del vino, Coyam, significa quercia in lingua Mapudungun, evidenziando il legame profondo con la terra”. Questo approccio ha permesso al vino di migliorare costantemente, mantenendo una forte identità legata alla natura e adattandosi ai cambiamenti climatici.
L’enologa Noelia Orts, ad esempio, ha recentemente sottolineato come il biologico abbia contribuito al successo del vino, confermato da numerosi riconoscimenti internazionali. “Emiliana – aggiungono poi dall’azienda – continua a essere un pioniere della vinificazione sostenibile, gestendo oltre mille ettari di terreni biologici e biodinamici e vendendo un milione di casse all’anno. Con l’obiettivo di riconnettere le persone con la natura, la sua strategia sottolinea l’importanza di mantenere standard elevati e di perseguire innovazioni nel settore biologico”. Nel corso degli anni, Emiliana ha ottenuto diverse certificazioni, come Fair for Life nel 2011 e la certificazione B Corp nel 2023, dimostrando un impegno continuo verso la sostenibilità.