“Sembra che quasi tutti i coltivatori avessero compreso molto bene l’annata che avevano fra le mani e che fossero riusciti a catturare questo tipo di equilibrio nei loro vini senza alcuno sforzo. È stato un notevole piacere al momento degli assaggi”. Insomma, i produttori e i vari agricoltori della Borgogna sembrano davvero entusiasti delle loro ultime vendemmie.
In particolar modo la vendemmia del 2022 è stata elogiata da numerosissimi professionisti del settore vinicolo. “Crediamo – hanno poi aggiunto gli orgogliosi enologi locali – che l’annata abbia tutte le carte in regola in termini di qualità: è fantastica in entrambi i colori. Una volta in bottiglia avrà un gran bell’aspetto. Le denominazioni più antiche saranno poi in grado di invecchiare con i migliori crismi”. Le ultime estati, infatti, sono state caratterizzate da piccole ondate di calore intervallate da piogge, mantenendo così l’equilibrio nei vini. Il germogliamento leggermente più tardivo e la minaccia di gelate di aprile, evitata rispetto all’annata precedente, hanno poi contribuito a una qualità uniforme.
Gli esperti hanno tra l’altro giudicato sorprendente la freschezza dei vini rossi nonostante le condizioni più secche. Hanno elogiato i tannini fini e la capacità dei vini di invecchiare, sottolineando la stabilità dell’acidità grazie alla rapida fermentazione malolattica. Per quanto riguarda i vini bianchi, è stata considerata un’annata perfetta per il mercato, con volumi sufficienti e la possibilità di essere consumata precocemente. Diversamente dall’annata 2021, la carenza di buoni Borgogna bianchi è stata decisamente colmata. “Sarà un’annata – hanno aggiunto infine – in cui i vini bianchi potranno essere bevuti in anticipo, cosa che ritengo brillante perché c’è davvero una grossa carenza di Borgogna bianchi di buona qualità sul mercato e conseguentemente una notevole domanda di questa particolare tecnica da parte degli appassionati”.