Obbiettivo 50 milioni di euro di capitalizzazione al 2028. Questa l’ambiziosa sfida lanciata da Teo Musso, fondatore di Le Baladin, birrificio e brand di birra artigianale sorto nel 1996 a Piozzo (Cuneo). L’azienda piemontese si apre dunque al mercato dei capitali, avviando una scalata finanziaria in un comparto produttivo, quello del mercato della birra, che vale globalmente oltre 660 miliardi di dollari di vendite.
Le Baladin è un’impresa con un fatturato di 16 milioni di euro, con una produzione di quasi 26 mila ettolitri di birra l’anno che esporta in 47 paesi e vanta un e-commerce con oltre 24 mila clienti (dati 2022). Il primo step dell’operazione finanziaria del marchio di birra mira a ottenere uno stock di capitale di 5 milioni di euro attraverso equity crowfunding sulla piattaforma Mamacrowd – si parte da 250 euro di quota di finanziamento soci – con l’obbiettivo di un progressivo scaling up di azionariato diffuso fino alla quotazione alla Borsa di Milano.
«Siamo nati nel 1986 come un piccolo pub di provincia nel cuneese, quasi un’eresia nelle Langhe dove tutto è uva e vino. Abbiamo scelto di aprire il capitale dell’azienda per crescere insieme alla nostra community e condividere il percorso che abbiamo immaginato», ha dichiarato Musso in una recente intervista rilasciata al Corriere della Sera, che ha poi aggiunto: «Non cerchiamo solo soci, ma veri e propri ambasciatori pronti a disegnare insieme a noi il Birrificio Baladin di domani». Ma non finisce qui. Mr. Baladin vuole anche aprire “Open Hub”, il primo birrificio condiviso d’Italia. L’iniziativa, che sarà avviata nella seconda metà dell’anno, porterà a bordo alcuni birrifici regionali italiani per la produzione di birre in fusto di alta qualità. Riuscirà Teo Musso a far crescere la sua impresa fino al target desiderato dei 50 milioni di euro di capitale? Glielo auguriamo!
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