In teoria, il vetro è per così dire in, mentre la plastica sarebbe da considerarsi decisamente out. Questo presi in considerazione svariati livelli: quello ambientale come quello dell’eleganza, quello del design così come quello della sostenibilità. Eppure, secondo alcuni studi e premi, pare che le bevande di alta gamma, come lo spumante e forse lo champagne, saranno presto disponibili in bottiglie di plastica.
Basti prendere come esempio il progetto SIPA Packaging per una bottiglia di spumante in PET, a breve sul mercato, il quale è stato anche premiato al recente Best Packaging della Settimana del Design di Milano 2023. Di fatti, come ricordano giustamente dall’azienda in questione, il materiale della plastica, se ben sfruttato, non coinvolge solamente connotati negativi: “Massimizza l’efficienza logistica, riduce al minimo i rischi di manipolazione, funziona con le linee di riempimento del vetro esistenti e ha una minore impronta di carbonio.
Con soli 90 grammi, la nuova bottiglia di spumante in PET è più leggera di circa l’80% rispetto a una tradizionale bottiglia di vetro ed è quasi infrangibile. Il peso ottimale consente di trasportare fino al 33% di bottiglie in più per camion e le sue proprietà antisfondamento contribuiscono a migliorare la logistica della mobilità”. Il costo medio di una bottiglia di vino in vetro è di fatti aumentato del 23% da aprile 2020 ad aprile 2023, ed è raddoppiato in alcuni mercati europei. L’azienda ha infine spiegato che il design della loro bottiglia brevettata è un’alternativa migliore alle tradizionali bottiglie, poiché aiuterà l’industria vinicola europea ad affrontare la carenza di vetro dovuta alle sfide della catena di approvvigionamento, dell’energia e delle materie prime.