“Uber ha acquistato Drizly nel febbraio 2021, in un momento di frenesia da pandemia per le consegne a domicilio. L’operazione seguiva l’acquisizione di Postmates da parte dell’azienda tecnologica di San Francisco nel 2020, che si occupa di consegne di cibo dai ristoranti e di altri beni. Postmates è stata poi fusa con Uber Eats”.
Questo quanto emerge da alcuni report dettagliati riguardanti la recente chiusura, da parte per l’appunto di Uber, del servizio di consegna alcolici Drizly. Il tutto aveva preso piede all’incirca tre anni fa, un affare da ben 1,1 miliardi di dollari. Tuttavia, Uber ha assicurato che continuerà a offrire servizi di consegna di alcolici tramite la sua piattaforma Uber Eats. Drizly, operante in ben 36 Stati e oltre 1.500 città, consentiva ai negozi di liquori di effettuare le proprie consegne, in parte distinguendosi dal modello di consegna proprio di Uber Eats.
La chiusura di Drizly potrebbe essere problematica per molti negozi locali che dipendono dal servizio. Alcuni commercianti, come l’azienda Adeline Market and Liquor, la quale trae il 40% del suo business da Drizly, sono preoccupati per il passaggio a Uber Eats. Mentre altri, come Decant SF, non hanno mai trovato il tutto particolarmente utile e adotteranno strategie di consegna indipendenti: “Vendiamo principalmente vini minori e in produzione limitata, la maggior parte dei quali non era nemmeno presente nel database centrale di Drizly. Anche se avessero inserito i vini nel database, – hanno spiegato – non abbiamo comunque mai avuto abbastanza bottiglie da rendere il servizio abbastanza redditizio e attraente”.