L’industria vinicola, sebbene ampiamente sostenibile (come spesso abbiamo modo di osservare, nei nostri spazi, grazie a innumerevoli esempi da seguire), produce globalmente circa 13 milioni di tonnellate di rifiuti annui, principalmente scartati. La vinaccia, costituente principale, rappresenta una risorsa spesso sottovalutata.
Tuttavia, la gestione dei rifiuti del vino può diventare più sostenibile trasformandoli in prodotti di maggior valore. “Stiamo sviluppando ingredienti ricchi di polifenoli da vinacce, proponendoli come additivi alimentari sani e saporiti – spiegano, ad esempio, dalla start–up canadese Crush Dynamics – La vinaccia, ricca di polifenoli, flavonoli e catechine, offre benefici per la salute, fungendo anche da integratore nutrizionale e agente antimicrobico. Le nostre ricerche indicano che i rifiuti dell’uva, grazie al loro alto contenuto di fibre e polifenoli, possono promuovere la salute intestinale e potrebbero contribuire a nuovi prodotti naturali per la cura della pelle”.
Simili iniziative emergono spesso in California, all’avanguardia in questo tipo di tecnica e ricerca, ad esempio con l’azienda Whole Vine, la quale sfrutta gli scarti per creare prodotti salutari e privi di alcol. Altre applicazioni similari innovative possono coinvolgere la produzione di proteine attraverso un processo di fermentazione brevettato, in grado di rendere l’ingrediente più gradevole al palato e versatile in cucina. La Crush Dynamics, tra le prime a sfruttare queste innovative tecniche virtuose, ha concluso una fase iniziale di finanziamento di 3,6 milioni di dollari ad aprile 2022, con investitori del calibro della Western Universities Technology Innovation Fund, Women’s Equity Lab, Lumia Capital, l’AgFood Opportunities Fund dell’Australia e Turnham Green Capital.