Sfruttare la scienza e la tecnologia per dare alla luce vini sostenibili ma allo stesso tempo abbordabili? Secondo Ari Walker, fondatore della Integrated Beverage Group, non solo è possibile ma ha incarnato lo spirito stesso della sua azienda. La IBG, già nota negli Stati Uniti per il suo impegno in trasparenza e sostenibilità, ha la propria sede in Oregon.
Molti i robusti pilastri che sostengono la visione innovativa di questo team: un approccio innovativo alla produzione, l’utilizzo dei dati per migliorare l’esperienza dei consumatori come dei rivenditori, la ricerca di certificazione da parte di terzi. Il tutto infuso, ad esempio, nel loro recente marchio Replica. Un vino dalla premessa, se vogliamo, semplice: perché spendere un prezzo esorbitante per un vino eccellente, quando si può ottenere le stesso sapore e lo stesso gusto a un prezzo accessibile? Con l’inflazione globale ai massimi da 40 anni a questa parte, il vino Replica della IBG cerca di creare un compromesso proprio fra i consumatori e quest’esigenza.
Sfruttando una tecnologia rivoluzionaria è in grado di mappare in modo analitico i sapori delle proprie bevande, sviluppando così degli Chardonnay, dei Pinot Nero, dei Cabernet e dei Red Blend che possono vantare gli aromi preferiti di ciascun vitigno, il tutto calibrato in base alle preferenze dei consumatori riguardanti i vini più ricercati d’America. Il risultato è eccellente: una bottiglia di vino da soli 15 dollari, che però ha il sapore di una bottiglia di vino da oltre 40 dollari