Alba e le Langhe in generale, lo sappiamo bene, vivono e respirano quotidianamente il mondo del vino e delle vigne. Ma nel mese di aprile, come ogni anno, questa verità si rafforza e amplifica: sono di fatti le giornate deputate alla rassegna di Vinum. Una delle più grandi enoteche a cielo aperto d’Italia, che ogni anno ospita visitatori, nazionali e internazionali. Quest’anno l’evento si è tenuto nel week-end a cavallo dei giorni fra il 22 e il 25 di aprile, per poi ripetersi nella settimana dal 29 di aprile al 1° maggio.
Carnet per degustazioni a non finire, calici di vino appesi al collo, visite guidate al patrimonio artistico ed enologico cittadino, laboratori, espositori, giochi e divertimento: tutti questi elementi, e non solo, compongono come ogni anno il caleidoscopio dell’elegante festa del vino albese. Langhe, Roero e Monferrato: queste le zone dei vini più amati, ma ovviamente a Vinum non ci si limita a questi. Basti pensare al Barolo, al Barbaresco, al Nebbiolo, al Dolcetto, al Roero Arneis, al Gavi e al Brachetto, all’Asti Spumante, al Moscato d’Asti e all’Alta Langa.
La manifestazione prese piede nel lontano 1976, sotto il nome di “Fiera dei vini di Pasqua”, per poi tramutarsi decennio dopo decennio nell’attuale amatissima fiera per intenditori e appassionati. Con il 2023 giungiamo alla 45esima edizione di Vinum, la quale è coronata da almeno 400 produttori e 600 etichette. Nel corso di Vinum le degustazioni sono a cura dell’Associazione Italiana Sommelier (AIS), ma non mancheranno anche gli spazi per i più piccoli: giochi didattici e materiali naturali.