Nel mondo del futuro, se si vuole collaborare affinché ci sia sempre un mondo di cui poter parlare, si butterà via sempre meno immondizia. Il riciclo, di cui si fa tanto parlare da decenni, dovrebbe inoltre muovere i primi massi nel microcosmo del singolo o del nucleo familiare. Anche un piccolo oggetto di uso quotidiano, almeno per gli estimatori del vino, come il tappo delle bottiglie, può trovare una nuova utile esistenza.
Buone notizie, ad esempio, per chi coniuga la passione per l’enologia con un discreto pollice verde. Può risultare difficile, a volte, distanziare uniformemente le piante l’una dall’altra, che si tratti di fiori o ortaggi, di orto o vaso da balcone. Ecco che inaspettatamente, però, entra in gioco il riutilizzo di tappi di sughero: da oggetti di design da tavola a strumenti di design da coltivazione. Una delle più diffuse metodologie prevede l’incollare o l’avvitare i tappi di scarto su di una tavolozza piana, ovviamente in maniera perpendicolare e con il giusto e misurato distanziamento fra un punto e l’altro.
Basterà poi ribaltare la tavolozza in questione per poi premerla delicatamente nel terreno destinatario della novella semina: rimuovendola avremo a disposizione fori equidistanti, ordinati e pronti per accogliere nuova vita. Ma non finisce qui! I tappi di sughero possono essere sfruttati anche per migliorare il drenaggio delle piante in vaso. “Usate i tappi di sughero invece di comprare i piedini per i vasi. – ha infatti scritto il designer di giardini David Domoney – Sollevando leggermente il vaso, si crea uno spazio tra il contenitore e il patio, consentendogli di drenare efficacemente ed evitare che il terreno s’intasi”.