Dwight White II è un artista multidisciplinare e poliedrico, il quale considera il vero scopo dell’arte quello di instillare cambiamento con ogni pennellata. Attraverso la sua creatività, White s’impegna infatti a ispirare ed esplorare materiali culturalmente rilevanti.
Ultimamente, mira a mettere in evidenza le persone di colore nell’industria enogastronomica. Ha da poco collaborato a stretto contatto con il gruppo enologico della Tank Garage Winery, progettando un vino rosso in edizione limitata chiamato “It Was All a Dream”, rappresentando su carta e vetro un vero e proprio sogno vibrante. Con soli 295 esemplari, il prodotto non è solo una bevanda, ma anche un’opera d’arte. “L’ispirazione è venuta principalmente dal Roots Fund. – ha spiegato in una recente intervista Dwight White II – Si tratta di un’organizzazione che tenta di sostenere le persone di colore nell’industria del vino e quindi anche di valorizzare di più i sommelier neri.
L’altra metà dell’ispirazione, invece, è stata quella del sogno. In sostanza, cercare di realizzare ciò che vediamo nei nostri sogni senza limitazioni. Ho riflettuto profondamente a come sogno in quanto creatore, come artista, e a come non lascio mai morire quei sogni: di solito trovo un modo per portarli in vita, o almeno questo è il mio obiettivo. È questo che ha ispirato il progetto nel suo complesso”. L’azienda di calzature Blundstone, infine, ha collaborato donando ben 2 dollari per ogni bottiglia venduta al The Roots Fund, un’organizzazione che (come accennato dallo stesso artista) sostiene i BIPOC (Black, Indigenous, & People of Color) nel settore vinicolo.