“Le preoccupazioni riguardo a una recessione negli Stati Uniti si sono attenuate per il 2024, ma gli esperti hanno avvertito delle sfide a lungo termine, come la perdita di posti di lavoro e l’aumento dei costi, che rallenteranno i mercati del credito e gli investimenti nel settore vinicolo”.
Questo quanto emerso dall’undicesimo WIN Expo nella contea di Sonoma, California. Svoltosi di recente, si è trattata di un’ottima occasione per discutere assieme a esperti del settore circa l’andamento del mercato enologico americano e globale. Si è inoltre appurato che la carenza di manodopera e l’aumento dei salari presto spingeranno le cantine e i vigneti ad adottare tecnologie per compensare il divario. La fuga dei lavoratori da San Francisco, ad esempio, potrebbe ridurre gli spostamenti nella regione vinicola settentrionale americana.
Le preoccupazioni economiche porteranno i consumatori a preferire vini a basso prezzo fino al 2025. A livello globale, poi, sottolineano i professionisti e gli analisti intervenuti: “C’è un cambiamento dal motore di crescita cinese a quello indiano, con un aumento della domanda di prodotti di lusso, tra cui il vino, da parte della classe media indiana. Si evidenzia una significativa diminuzione dei consumi di vino in Cina, influenzando il mercato globale: un calo di 100 milioni di casse di vino dal 2017 al 2022. Negli Stati Uniti, infine, le esportazioni di vini di fascia alta hanno mantenuto il loro valore oltreoceano, ma il livello di valore ha continuato il suo costante declino da 50,8 milioni di casse nel 2015 a 32,5 milioni nel 2022, e gli esperti prevedono che la percentuale di raccolto della California continuerà a scendere dal 15% a meno del 10% nel 2023”.