Lo champagne e altri vini spumanti stanno attualmente vivendo un rinascimento culinario, con le strategie di marketing correlate che riflettono questo appieno cambiamento. I marchi, anziché concentrarsi esclusivamente sulle occasioni festive (da sempre legate quasi in maniera esclusiva a questo tipo di prodotto), promuovono abbinamenti più quotidiani, includendo pasti settimanali anziché solo con cibi di lusso.
Tuttavia, nonostante questa decisa evoluzione, gli abbinamenti classici rimangono pur sempre fra i più validi. Come consigliano anche produttori di settori ed esperti: “Abbinamenti con cibi ricchi e cremosi, come pasta ai funghi o risotto, oltre a cibi fritti come pollo e patatine. Tuttavia, è importante moderare la dolcezza: mentre gli spumanti secchi possono andare bene con piatti piccanti o barbecue, potrebbero non essere adatti a dessert troppo dolci. Le spezie richiedono cautela: la dolcezza del vino dovrebbe bilanciare la piccantezza del cibo”.
La consistenza, inoltre, è cruciale: l’effervescenza degli spumanti può di fatti andare a tagliare il grasso dei cibi fritti, ma un’eccessiva effervescenza potrebbe contrastare con il sapore del cibo. Anche se ci sono regole consolidate, gli esperti incoraggiano a sperimentare e infrangere le regole, cercando abbinamenti personalizzati e, talvolta, arditi. Lo spumante non è più considerato solo per occasioni speciali, ma può arricchire anche la vita quotidiana. “Tuttavia – ha poi aggiunto un rinomato critico – alcuni classici come il caviale e il finger food mantengono il loro posto nei banchetti e in altri contesti di alto livello. Tuttavia, quando si trova un ottimo vino spumante, è incoraggiato l’abbinamento con i piatti preferiti, poiché potrebbe essere l’elemento che eleva la serata”.