Il settore vinicolo britannico ha registrato nel 2023 la sua più grande vendemmia di sempre, attribuibile a un clima quasi perfetto e all’incremento della superficie vitata. Gli analisti commerciali anglosassoni prevedono di produrre circa 22 milioni di bottiglie quest’anno, quasi il doppio rispetto al 2022, con un aumento del 50% rispetto al record di cinque anni fa.
Le rese per ettaro, inoltre, sono quasi raddoppiate, raggiungendo 9,6 tonnellate, mentre la superficie vitata è aumentata di 170 ettari, totalizzando 3.400 ettari, 1.200 in più rispetto al 2018. “C’è stato un lato positivo nella nostra estate: una stagione fantastica per il vino. I consumatori britannici bevono sempre più prodotti locali e allo stesso tempo le esportazioni stanno aumentando, soprattutto nei Paesi nordici e in Giappone. La maggior parte della produzione è destinata ai vini spumanti, che non saranno disponibili per almeno due anni, ma i vini fermi prodotti quest’anno potrebbero arrivare sugli scaffali in primavera” ha recentemente dichiarato Nicola Bates, CEO di WineGB.
Il rapporto sulla vendemmia di Stephen Skelton, intitolato “The Big One”, prevede che il 2023 sarà un’annata memorabile, grazie a condizioni climatiche ottimali e all’espansione del settore vitivinicolo, con un aumento del 75% delle piantagioni negli ultimi cinque anni. Nonostante il ritardo nelle semine dovuto alle piogge, l’assenza di gelate e le condizioni climatiche favorevoli hanno contribuito a un abbondante raccolto. Le tecniche utilizzate nelle regioni più secche e calde, come l’Anglia orientale, l’Inghilterra sud-orientale e il Wessex, hanno registrato le rese più elevate. L’industria vinicola britannica ha anche investito in tecnologia, con il 13% delle vigne raccolte meccanicamente, compensando le sfide nella ricerca di manodopera.