“Abbiamo un settore vinicolo diversificato e dinamico nel Regno Unito. Per troppo tempo, però, i nostri produttori e commercianti sono stati frenati dall’eccessiva burocrazia ereditata dall’UE. Le nuove riforme dovrebbero sfruttare al meglio il nostro status al di fuori dell’Unione, eliminando di conseguenza regole obsolete e onerose, in modo che le nostre aziende vinicole, i vigneti e i commercianti possano continuare a innovare e contribuire alla crescita della nostra economia”.
A parlare sono alcuni rappresentanti del Dipartimento per l’Ambiente, l’Alimentazione e gli Affari Rurali inglese, in una recente conferenza stampa, in vista di un pacchetto di riforme del mercato vinicolo davvero importanti e massicce, che si dovrebbero concretizzare per l’anno 2024. Le modifiche in questione includeranno l’eliminazione delle norme obbligatorie sugli imballaggi delle bottiglie, come il requisito di avvolgere le bottiglie in fogli di alluminio e l’uso di tappi a fungo per i vini spumanti. Sarà, inoltre, consentito l’uso di varietà ibride di uve e si ridurranno i requisiti amministrativi post-Brexit per le importazioni.
In particolar modo, le modifiche legislative per quanto concerne gli imballaggi sono state elogiate per il loro impatto positivo sull’ambiente e sulla riduzione dei rifiuti, riflettendo l’impegno diffuso per la sostenibilità. “Attendiamo con ansia qualsiasi futura modifica legislativa che aiuti il settore agricolo britannico a prosperare. – hanno aggiunto dal Dipartimento – La produzione di vino in Inghilterra e Galles è cresciuta in modo significativo negli ultimi anni, con una crescita del 74% degli ettari di vigneto negli ultimi cinque anni”.