“Il commercio internazionale è diventato sempre più importante per l’industria vinicola australiana e mondiale. Nel 2022, il 42% della produzione mondiale di vino è stata commercializzata a livello internazionale, rispetto al 22% del 2000. La Thailandia e la regione del Sud-Est asiatico sono importanti partner commerciali.
Il governo australiano sta investendo per sostenere gli esportatori australiani ad entrare ed espandersi in questi mercati attraverso iniziative come il Southeast Asia Business Exchange”. A spiegare i vantaggi delle recenti espansioni territoriali di mercato enologico sono i ministri dell’Agricoltura, Pesca e Foreste, del Commercio e Turismo dell’Australia. Questi ultimi, infatti, hanno recentemente annunciato una migliorata accessibilità per le esportazioni di vino verso la Thailandia. Gli esportatori australiani possono ora utilizzare il Modello di Certificato del Vino della Cooperazione Economica Asia-Pacifico (APEC) per semplificare il processo di certificazione, riducendo costi e oneri amministrativi.
La Thailandia, la seconda economia più grande dell’ASEAN, è un mercato di crescente importanza per l’Australia, posizionandosi al 7° posto per le esportazioni di vino nel 2022-23. Questo accordo semplifica i requisiti di analisi e test per gli esportatori australiani, aprendo nuove opportunità in un mercato in espansione. L’incremento dell’export è cruciale per compensare l’eccesso di offerta nazionale di vino, come spiegano sempre con grande cura i sopracitati politici e analisti australiani: “Nonostante la pandemia interrompesse temporaneamente le esportazioni di vino australiano verso la Thailandia, nel 2022-23, l’Australia ha registrato un record di 61 milioni di dollari australiani di esportazioni di vino in Thailandia, con un aumento del 31% rispetto all’anno precedente. La varietà di vino rosso domina il mercato thailandese, rappresentando l’82% del valore commerciale”.