ProWine Tokyo, svoltasi come da programma dal 10 al 12 aprile presso il Tokyo Big Sight, si è proposta l’ambizioso obiettivo di mettere in luce il crescente interesse e la diversificazione dei gusti per il vino e gli alcolici in Giappone.
Organizzato dalla Messe Düsseldorf Japan Co., Ltd., questo evento rappresenta un nuovo capitolo della rinomata fiera ProWine, andando a sottolineare l’importanza crescente del Giappone nell’industria globale delle bevande alcoliche. Riassumendo alcune considerazioni generali, gli organizzatori hanno così parlato: “Nonostante il calo generale del consumo di alcolici in Giappone dal 1999, il Paese ha registrato un notevole aumento della domanda di vino e liquori. Il consumo di vino è cresciuto del 30% nell’ultimo decennio, mentre quello degli alcolici è triplicato nello stesso periodo. Questi dati indicano un cambiamento significativo nelle preferenze dei consumatori e creano un terreno fertile per l’evento”.
Basterebbe riflettere sull’interesse del Giappone per lo Champagne: ben evidente dalle significative importazioni, che rendono il Paese il terzo importatore mondiale nel 2022. Questo dimostra la passione giapponese per il lusso e la raffinatezza. Peter Schmitz, direttore di ProWine, ha espresso entusiasmo per il debutto di ProWine Tokyo, sottolineando le opportunità uniche che il mercato giapponese offre per vini e liquori di alta qualità. ProWine Tokyo ha attratto 198 aziende provenienti da 20 Paesi, presentando una vasta selezione di bevande, tra cui vini premiati, spumanti del Regno Unito, gin olandesi e birre artigianali libanesi. L’evento ha offerto anche programmi coinvolgenti, tra cui seminari e degustazioni su temi come sostenibilità e turismo enogastronomico, promettendo un’esperienza completa per gli appassionati del settore.