Gli ultimi rapporti dell’IWSR (International Wine & Spirits Research) e della
Worlds Spirits Alliance delineano un futuro alquanto complesso per il mercato delle bevande alcoliche. Dopo un 2023 problematico e un 2024 incerto, la ripresa è prevista a partire dal 2025, trainata principalmente da India, Cina e Stati Uniti.
Tuttavia, la crescita sarà lenta, con un incremento previsto di solo l’1% annuo fino al 2028, sia in volume che in valore. Come annunciano gli stessi analisti: “Le aziende del settore dovranno navigare un contesto macroeconomico e normativo sempre più difficile. In questo panorama, il vino potrebbe affrontare maggiori sfide rispetto a birra e superalcolici. Infatti, si prevede che i superalcolici supereranno il vino in volume. Nel 2022, gli alcolici hanno rappresentato il 9,9% del mercato in volume (2,67 miliardi di casse), subito dopo il vino con il 10,4% (2,8 miliardi di casse), mentre la birra dominava con il 75,2%.
In valore, gli alcolici erano al primo posto con il 42% del mercato (468 miliardi di dollari), seguiti dalla birra con il 40% (446 miliardi di dollari) e dal vino con il 18% (206 miliardi di euro)” Nonostante un incremento del 2% nel valore del mercato del vino tra il 2019 e il 2022, birra e alcolici hanno registrato crescite più rapide, rispettivamente del 13% e del 16%. La premiumization del vino ha subito una battuta d’arresto, con un calo del 3% per la fascia premium, mentre le fasce di prezzo più alte hanno avuto performance contrastanti. Le previsioni indicano un calo dei volumi di vino dell’1% annuo fino al 2028, con valori stabili.