“Questo progetto illustra come il design di oggetti, anche apparentemente neutri come un bicchiere, possa diventare un’esperienza multisensoriale e un’indagine profonda nel cuore del processo di produzione vinicola, considerando fattori come terroir, clima, cultura e storia”.
Questa la mission di Italesse, un’azienda italiana di design enologico (e non solo) che ha recentemente lanciato un proprio personale progetto dedicato al fiore all’occhiello delle Langhe: il vino Barolo. Il progetto, intitolato, T-made 75, fonde molteplici competenze e arti nella realizzazione di uno speciale bicchiere da vino, il quale, come accennato, diviene un vero e proprio atto di progettazione multisensoriale, affrontando il tema della specificità nel contesto dell’enologia contemporanea. Questo bicchiere, parte di una serie che include anche un modello per i Vermentini di Sardegna-Gallura e il bicchiere ufficiale del consorzio del Brunello di Montalcino, esplora la specificità sensoriale basata sugli aromi dei vini.
La progettazione del bicchiere non solo si basa su considerazioni tecniche, legate alla fisica e chimica del vino, ma cerca anche di trasmettere esperienze sensoriali ed emozionali. “Il processo di progettazione coinvolge 660 degustazioni di 30 tipi di Barolo, durando 14 mesi e producendo quattro prototipi prima di stabilire la forma finale. – hanno specificato dall’azienda produttrice – La forma del bicchiere diventa il punto centrale della ricerca, mirando a enfatizzare l’eleganza e la complessità del vino Barolo prima dei toni alcolici e del tannino. La forma affusolata e avvolgente della pancia, il bordo pronunciato e il fondo piatto e ampio sono attentamente studiati per ottimizzare l’esperienza sensoriale, trasmettendo freschezza al palato e intensità all’olfatto”.