Una tinta preponderante di rame ossidato, toni neutri tendenti al grigio chiaro, una scelta verde petrolio per accompagnare le numerosi pareti. Una palette dal carattere eterogeneo, come d’altronde è eterogeneo lo scenario e il concetto che vuole richiamare a sé, nonostante le migliaia di chilometri di distanza: il Mediterraneo. Quello che cercavamo d’introdurre è l’esclusivo “The Italian Club Seafood Wine Bar” di Hong Kong, fresco di apertura e firmato da Pininfarina
Architecture. Ci troviamo nel movimentato e giovanile quartiere di Soho, dove opera ad altissimi livelli lo chef nostrano Stefano Balsamo. Vi è poi, per questo scrigno dedicato al buon vino e al cibo italico, una sovrabbondanza di richiami talassici: dalla sala da pranzo sormontata dalla grande installazione in tessuto ondulato come le onde del mare sino alla sala da bagno “immersiva”, dove luci soffuse e metalli finemente lavorati ricreano la sensazione di un’esplorazione negli abissi marini. L’attenzione per il dettaglio è maniacale e il lusso di provenienza tricolore è studiato per risaltare ovunque l’occhio del cliente possa cadere.
Basti pensare alle poltrone e agli sgabelli, anch’essi riportanti finiture in delicato rame spazzolato, o ai tavoli (così come ai piani igienici dei bagni) rigorosamente in marmo di Carrara. A supervisionare quest’immersione gastronomica, enologica e naturale il rinomatissimo studio di interior design Stefano Tordiglione Design. Pininfarina, dal canto suo eccelle a livello globale nel transportation design, nel design industriale, nell’architettura e, ovviamente, nel design automobilistico, è reduce da imponenti lavori come la torre di controllo del nuovo aeroporto di Istanbul e un condominio di extra-lusso a Miami.