“Marchi vinicoli come Frei Gigante e Terras de Lava continuano ad essere molto popolari, mentre la Compagnia del Vino delle Azzorre persevera nel suo sforzo di preservare alcune varietà di uve a rischio estinzione. Uno dei protagonisti di questa rinascita locale, ad esempio, si chiama Paulo Machado e crea dei vini unici sotto l’etichetta chiamata Sea Wine Volcanic Legacy”.
In molti, negli ultimi tempi, si stanno di fatti affezionando ai vini prodotti nelle isole Azzorre, in particolare sull’isola di Pico: non fa eccezione il wine blogger Tom Mullen, da cui è tratta l’interessante panoramica soprastante. I vigneti locali paiono esser giudicati dai più davvero eccezionali, non per niente son anche rientrati da qualche anno all’interno della tutela del Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Questi vigneti si distinguono per i loro muri di pietra caratteristici che proteggono le viti dai venti atlantici e catturano il calore diurno, portando così a dei vini di alta qualità.
L’interesse internazionale da parte degli appassionati e dagli addetti ai lavori del settore enologico sembra esser giustificato anche dal fatto che i viticoltori hanno studiato e acquisito esperienza in località fuori dall’isola, oltre a sperimentare nuove tecniche. “Sono nato qui ben 49 anni fa e fin da bambino ho avuto un amore per i vigneti. Ho studiato agronomia in una scuola locale e poi a Porto” ha confermato, ad esempio, il creatore della Sea Wine Volcanic Legacy, Machado. Il successo dell’industria vinicola di Pico è un bel racconto di tradizione e innovazione, con enologi locali che contribuiscono quotidianamente al rinascimento di questa pittoresca isola delle Azzorre, dimostrando che il vino è davvero una parte essenziale della vita e dell’anima di molti piccoli centri del nostro mondo.