Entro il 2026 il 24% degli acquisti al dettaglio avverrà online e che il mercato globale dell’e-commerce dovrebbe superare gli 8.100 miliardi di dollari. Queste le gargantuesche previsioni effettuate dall’attendibilissimo Forbes, relativamente, per l’appunto, all’universo e-commerce.
Una grossa fetta del settore è occupata, come ben sappiamo, dal mercato enologico. Come ogni nota positiva, però, si genera alla sua ombra un lato oscuro: in questo caso i rifiuti prodotti dagli imballaggi, i quali, vista l’enorme mole di mercato in continua crescita, non possono che aumentare a dismisura.
Casse di spedizione, etichette, imballaggi protettivi, sacchetti: tutto finirà probabilmente in discariche, fiumi e oceani. Ecco otto utili consigli per le aziende, in grado di contrastare l’inevitabile fenomeno:
- L’utilizzo di materiali riciclati nell’imballaggio per ridurre la domanda di materiali nuovi come il cartone, contribuendo così alla crescita della sostenibilità;
- La scelta di imballaggi riciclabili che possano essere separati facilmente, come la busta di carta a bolle d’aria della Sealed Air e l’imballaggio in carta di The Sill;
- L’esplorazione delle opzioni riutilizzabili e ricaricabili come alternative agli imballaggi monouso, così da considerarne gli aspetti positivi e negativi;
- L’adozione di una strategia di riduzione delle emissioni attraverso l’uso minimale di imballaggi per risparmiare energia e ridurre le emissioni lungo la catena di fornitura;
- L’educazione dei clienti sulla sostenibilità attraverso l’indicazione dell’impegno sostenibile direttamente sull’imballaggio;
- L’utilizzo di imballaggi compostabili che si degradino in materia organica;
- La scelta di metodi di spedizione sostenibili come il trasporto su camion o treno, anziché aereo, per ridurre drasticamente le emissioni;
- Innovazione nel design degli imballaggi per il commercio elettronico, con modifiche sostanziali come l’utilizzo di materiali diversi, come il vetro o la carta.