“Per alludere all’idea di piacere, ho creato un’etichetta minimalista che gioca con lo spazio negativo della bottiglia. Quando cerco di trovare il modo più minimale per esprimere qualcosa, mi metto davvero in gioco. Ogni linea e ogni colore si riempiono di intenzione e significato.
Mi piace la sfida di tutto questo e, più di ogni altra cosa, amo la sensazione che provo quando mi sembra giusto. Niente di più, niente di meno”. Queste affermazioni dell’artista francese Malika Favre, pubblicate su Instagram, fanno riferimento a uno dei suoi più recenti contributi artistici. In questo caso siamo nel settore del design, del disegno applicato al commerciale: l’etichetta per una nuovissima edizione limitata della casa di produzione di vino biologico Oé. Il lavoro dell’artista Malika Favre, spesso descritto come un incontro tra la Pop Art e la OpArt, ha guadagnato notorietà anche grazie alle sue pubblicazioni in riviste prestigiose come il New Yorker e Vogue.
La sua collaborazione con il marchio Oé, seppur per un progetto su scala ridotta, ha suscitato un notevole entusiasmo tra i suoi fan, che hanno condiviso numerosi elogi sui vari social media. L’etichetta si distingue per la sua colorazione monocromatica ricavata da tocchi di rosso vibrante per attirare l’attenzione sul tema centrale del marchio. Raffigura un volto bianco con labbra rosse, inclinate per un bacio. Inoltre, l’uso sapiente dello spazio negativo sull’etichetta permette di cogliere anche un secondo volto, aggiungendo un elemento di mistero. “Ogni linea e colore sono stati scelti con intenzione e significato, riflettendo la sua dedizione alla sfida di esprimere concetti in modo minimale ma significativo” hanno commentato i critici.