Con l’aumento dell’obesità, dell’uso di alcol e delle malattie epatiche, i medici dovrebbero prestare attenzione alle abitudini di vita dei pazienti, soprattutto in Paesi e culture a rischio come quella statunitense.
Una nuova ricerca ad esempio, presentata al The Liver Meeting dalla American Association for the Study of Liver Diseases, evidenzia che i consumatori di birra tendono ad avere una dieta di qualità inferiore, a fare meno attività fisica e sono più inclini a fumare rispetto a chi consuma vino, liquori o una combinazione di bevande alcoliche. Secondo lo studio, il consumo eccessivo di alcol è la principale causa di cirrosi negli Stati Uniti, e le malattie epatiche legate a disfunzioni metaboliche (MASLD) sono in rapido aumento: “Queste malattie spesso coesistono, e i cambiamenti nello stile di vita, a partire dal legame tra consumo di alcol e cattiva alimentazione, sono cruciali per la gestione e prevenzione di queste condizioni.
Analizzando il comportamento alimentare di oltre 1.900 adulti americani che consumano alcol, i risultati mostrano che nessun gruppo ha raggiunto il punteggio di 80 punti, considerato adeguato secondo l’Healthy Eating Index. I bevitori di birra hanno ottenuto il punteggio più basso (49), seguiti da quelli di vino (55), liquori (53) e combinazioni di alcolici (53). I bevitori di birra, inoltre, avevano una dieta più calorica e un livello di attività fisica inferiore. Per prevenire malattie epatiche, i medici dovrebbero indagare sul tipo di alcol consumato e suggerire abitudini alimentari e fisiche più salutari, in particolare per i consumatori di birra.