Ormai il binomio vino e design, vino e ricerca artistica, è sempre più indissolubile. La maggior parte delle aziende vinicole che riescono a sbocciare al meglio, di fatti, hanno alle spalle un certo tipo di ricercatezza anche per quanto concerne la cura del prodotto in sé, del contenitore oltre che del suo contenuto. Sorgono con sempre maggior frequenza aziende come Makers & Allies, uno studio di design e branding con sede a San Luis Obispo, California.
Quest’ultimo si è affermato come leader nell’elevare l’estetica delle industrie del vino, dell’artigianato e degli alcolici. Lavorano con marchi di diverse dimensioni, fornendo servizi che spaziano dal branding al packaging, dal digitale alla pubblicità. Il loro portfolio include progetti notevoli, tra cui il packaging per i vini Camille, che celebra la forza e l’audacia delle donne con etichette eleganti, illustrate a mano, che mescolano fotografia e pittura a olio.
“La confezione – spiegano dallo studio – utilizza carta selezionata accuratamente, lamine d’oro e accenti in rilievo per creare un’atmosfera sofisticata”. Per Gaslighter Wine Co., invece, hanno creato un packaging provocatorio per il rosé, distinguendosi dal mercato con serigrafia nera opaca e linee nette: “La collezione di rosé, pinot e cablé ha un design scuro e sofisticato, pronto per le feste, incarnando il lato divertente del vino”. Con l’azienda vinicola Michael David, infine, hanno collaborato per la promozione autunnale Freakshow, migliorando il packaging del Freakshow Cabernet con un’etichetta fosforescente. Questo progetto include una pianificazione strategica, un set personalizzato e l’uso di luci nere per creare un’atmosfera unica.