Il Comitato europeo delle aziende vinicole (acronimo: CEEV) ha recentemente sollecitato l’Unione Europea affinché legiferasse per proteggere il settore vinicolo in un contesto economico e ambientale sempre più difficile e complesso. Nel suo manifesto per il 2024, il CEEV ha delineato ben sei priorità chiave. Le abbiamo raccolte e riepilogate per voi.
1. Armonizzazione dei regolamenti: andare a rafforzare il mercato unico dell’UE attraverso regolamenti armonizzati. 2. tecnologie verdi: supportare le contromisure contro il cambiamento climatico e promuovere l’adozione di tecnologie verdi. 3. Strategia commerciale ambiziosa: richiedere una strategia commerciale ambiziosa per ampliare l’accesso al mercato e proteggere i prodotti vitivinicoli nelle dispute commerciali. 4. Politica sanitaria pragmatica: Adottare una politica sanitaria che distingua tra abuso di alcol e consumo moderato di vino, utilizzando dati degli Stati dell’UE anziché quelli dell’OMS. 5. Coerenza politica: garantire un approccio coerente al vino nell’arena politica per aggiornare le leggi e contrastare attacchi ingiusti alla cultura del vino.
6. Crescita sostenibile: promuovere una crescita sostenibile e garantire un futuro prospero per il vino europeo. Il presidente del CEEV, Mauricio González-Gordon, ha evidenziato le sfide che il settore vinicolo dell’UE deve affrontare, tra cui eventi climatici estremi, inflazione, aumento dei costi di produzione, incertezze geopolitiche e demonizzazione delle bevande alcoliche. Tali sfide mettono, come purtroppo ben sappiamo, a rischio la sostenibilità a lungo termine del settore. L’anno scorso, la Commissione europea ha adottato misure eccezionali per combattere gli squilibri di mercato, approvando la distillazione di crisi per ridurre le scorte elevate e compensare i viticoltori.