Far fronte comune contro le annose sfide rappresentate dai temi di sostenibilità e cambiamento climatico è, giorno dopo giorno, sempre più una necessità, un dovere. Vino e tecnica che danzano assieme e infine si uniscono, nel tentativo di ricreare il delicato fronte comune di cui poco sopra: uno degli adagi più apprezzati porta il nome di genetica. In particolar modo in Italia, si guarda con crescente interesse in direzione di questo particolare sfruttamento della tecnica, in applicazione ovviamente al mondo del vino.
Una parola che, come molte altre oggigiorno, a qualcuno muove ancora paura o incertezza, ma che potrebbe racchiudere al suo interno i segreti per difendere le nostre colture da siccità, malattie e inquinamento. “Occorre procedere con unità d’intenti e massima coesione tra il mondo del vino e quello della ricerca. – è stato recentemente dichiarato durante un importante convegno, svoltosi a Mezzacorona, organizzato dall’Alleanza Cooperative Agroalimentari e dall’Ugivi (Unione Giuristi della Vite e del Vino) – Bisogna provare a superare gli ostacoli normativi che impediscono l’utilizzo di varietà resistenti e tolleranti alle fitopatie per la produzione dei vini Doc”.
Il titolo di uno degli incontri chiave del convegno, incentrato sul tema della tecnica genetica in enologia, è stato proprio “Il ruolo dell’innovazione genetica per un nuovo modello di viticoltura: strumenti, ostacoli e tempistiche”. Tematiche, insomma, molto dibattute, anche alla luce delle più recenti politiche europee in materia, come il Green Deal o la proposta di regolamento per un uso sostenibile degli elementi fitosanitari.
Anche Attilio Scienza, docente dell’UniMi ed esperto di viticoltura, si è espresso in favore di un’agevolazione della genetica applicata alle uve: “Occorre modificare il Testo unico della vite e del vino: tutte quelle sezioni che pongono dei limiti normativi rispetto alla possibilità d’introdurre varietà resistenti per la produzione dei vini Dop. La ricerca sta lavorando da decenni su questo fronte, occorre ora un’iniziativa legislativa decisa e chiara”.