“Poiché amo il tè e ci troviamo in un luogo in cui le foglie di tè di qualità non scarseggiano di certo, nel 2000 ho deciso di lavorare alla produzione di un vino proprio con il tè, utilizzando le CTC (crush, tear, curl). Non era l’epoca di Internet e soprattutto in queste regioni remote: non si conosceva la connettività dei telefoni cellulari o la banda larga.
Quindi ero completamente da sola in questo esperimento”. A condividere con noi i suoi ricordi professionali e personali è una donna indiana di nome Alpana Saika, signora di mezz’età residente nella regione dell’Assam. Come accennato da lei stessa, al termine degli anni ‘90 del secolo scorso ha dato vita a una bevanda davvero unica: un vino a base di tè. La sua storia inizia nel 1996, quando si è sposata con un dirigente aziendale legato al settore del tè.
La donna racconta che dopo aver assaggiato il vino alla frutta fatto in casa da delle amiche, sempre inserite nel mondo delle piantagioni di tè, ha deciso di sperimentare anche lei con questa tecnica “fruttata”. Tuttavia, la sua passione per il tè l’ha spinta a esplorare più a fondo le possibilità offerte da questo particolare mondo. Nel 2000, ha iniziato a creare piccoli lotti di vino al tè, utilizzando foglie di tè CTC, dopo aver scoperto uno studio sulle possibili proprietà benefiche per la salute legate a questa bevanda. Alpana ha quindi deciso di commercializzare la sua creazione. Tuttavia, ha dovuto affrontare alcune sfide burocratiche per ottenere una licenza per produrre il vino, ma con determinazione è riuscita a superare ogni ostacolo.