L’evento di degustazione di Inter Rhône a Londra ha potuto evideziare la ricca varietà dei vini delle Côtes du Rhône e dei loro crus associati, offrendo agli operatori del Regno Unito un’ampia panoramica delle offerte della regione meridionale francese. Due produttori presenti, in particolare, hanno incarnato questa diversità: Maurice Goetschy di Château Boucarut e Claude Chabran, presidente di Rhonéa.
Quest’ultimo ha delineato il percorso verso la sostenibilità nella regione, evidenziando un cambiamento generazionale e una crescente adesione alla viticoltura biologica e all’agricoltura sostenibile. “Questo cambiamento – hanno spiegato – è visibile nei numeri: nel 2022, il 28% della superficie vitata della Valle del Rodano era certificata HVE, mentre un altro 20% era coltivato con metodo biologico. Questo riflette un’impostazione più attenta all’ambiente e una rinascita delle tradizioni viticole. La valorizzazione del paesaggio naturale, come dimostrato dalla denominazione Beaumes de Venise, è stata una priorità, con un’attenzione costante alla preservazione ambientale”.
Certo è che l’enoturismo sta emergendo come un’importante fonte di sviluppo in queste storiche zone, con progetti in corso per espandere la produzione di vino bianco e una crescente comprensione delle pratiche sostenibili. Le sfide rimangono significative, ma le opportunità sono altrettanto promettenti. La posizione geografica favorevole della Valle del Rodano rispetto al Regno Unito la rende una scelta logica per stili di vino popolari e accessibili, garantendo un equilibrio tra valore, sostenibilità e stile. “Se abbiamo 7.000 proprietari, abbiamo 7.000 persone che farebbero di tutto per proteggere e preservare la terra” hanno infine dichiarato alcuni esponenti del Rodano.