Xiao-li Meng, professore di Harvard e caporedattore della Harvard Data Science Review (HDSR), ha scelto di celebrare il quinto anniversario della rivista proprio attraverso il tema del vino per la sua complessità scientifica. Il vino, infatti, coinvolge scienza, tecnologia, arte, storia e cultura.
Meng e Don St Pierre di AdaptEdge hanno ideato l’evento per esplorare come la scienza dei dati possa aiutare l’industria vinicola ad affrontare nuove sfide climatiche e di mercato. La HDSR, rinomata rivista accademica, si dedica a definire la scienza dei dati come un campo multidisciplinare rigoroso e di impatto globale. Per questa occasione, esperti di vino si sono uniti a luminari della scienza dei dati, intelligenza artificiale ed economia da tutto il mondo per discutere le sfide del settore vinicolo. Meng ha voluto riunire l’industria del vino con scienziati dei dati per esplorare come questi ultimi possano aiutare i viticoltori ad adattarsi ai cambiamenti climatici.
Elizabeth Wolkovich dell’Università della British Columbia ha presentato dati climatici sorprendenti, sottolineando che: “il concetto di terroir è cambiato radicalmente negli ultimi 40 anni a causa del riscaldamento globale. L’adattamento e la diversità delle varietà sono essenziali per mantenere la qualità dei vini prodotti in terroir classici”. Vi è poi Jing Cao, professore di statistica alla Southern Methodist University, il quale ha presentato uno studio che utilizza l’intelligenza artificiale e il machine learning per analizzare le recensioni di vino. Il suo team ha esaminato recensioni di Wine Spectator, scoprendo che il linguaggio sentimentale era un indicatore chiave per i vini con punteggi superiori a 90 punti. I computer hanno dimostrato di poter classificare accuratamente le recensioni basandosi sul tono emotivo, ma la comprensione umana rimane cruciale per decifrare appieno le recensioni.