“Pensate alla fotocamera che avete nel vostro iPhone o Android in tasca. Ha una fotocamera che vede in rosso, verde e blu. Il nostro strumento ha un sensore che può scomporre la luce in centinaia di colori” hanno spiegato gli scienziati. Stanno parlando di tecnologie agrarie, applicate al settore enologico, sviluppate nientemeno che dalla NASA, la rinomatissima agenzia aerospaziale statunitense.
Le malattie infettive delle colture dell’uva, infatti, sono un’annosa piaga nell’universo delle colture di vino, sovente difficili da identificare se non quando ormai è troppo tardi. Si tratta di piaghe che possono costare ai coltivatori miliardi di dollari ogni anno. La tecnologia in questione, sviluppata in collaborazione con la Cornell University, potrà aiutare i coltivatori a rilevare un tipo specifico di infezione addirittura prima che i sintomi si manifestino. Il meccanismo funziona come segue: utilizzando modelli di intelligenza artificiale e un aereo dotato di uno speciale sensore, i ricercatori sfruttano un metodo chiamato spettroscopia d’immagine, per vedere sotto la superficie delle cose.
“Sarebbe una via molto più conveniente di quella percorsa ora, che prevede l’invio di esploratori umani altamente qualificati per identificare le malattie” ha commentato uno dei ricercatori coinvolti nell’innovativo progetto. La NASA, tra l’altro, prevede nei prossimi tempi di aggirare addirittura il mezzo dell’aereo, passando ad altre altitudini: prevede, infatti, di lanciare un satellite che sarà in grado di monitorare la salute dell’uva e di altre colture in tutto il mondo nello stesso modo, mentre è in orbita attorno al nostro pianeta blu!