Come ben sappiamo il tema della sostenibilità in ambito vinicolo, e tutto ciò che attorno ad esso ruota, è divenuto un perno imprescindibile in qualsiasi discorso o progetto. Nel mondo dell’enologia, così come in moltissimi altri settori, si pongono lungo il cammino nuove e più ardue sfide giorno dopo giorno.
Per fortuna nascono, con sempre maggiore frequenza, enti in grado d’indirizzare e studiare al meglio la situazione in atto. Uno di questi, almeno per il mondo del vino, si chiama FIVS: si tratta di una federazione internazionale che rappresenta il 75% del commercio vinicolo globale. La sua mission è proprio quella di sostenere il settore globale del vino e delle bevande alcoliche, affrontando svariate tematiche: l’alcol e la salute, l’impatto del cambiamento climatico e delle condizioni metereologiche estreme, le sempre più complesse barriere commerciali in tutto il mondo. “La FIVS – spiegano alcuni membri del direttivo – lavora per creare un settore vinicolo globale sostenibile, che operi secondo principi economici, sociali e ambientali.
La federazione si impegna a raccogliere e diffondere informazioni tra i membri, a sostenere posizioni di consenso presso organizzazioni internazionali e governi, e ad affrontare tre temi chiave: alcol e salute, cambiamento climatico e degrado ambientale”. Uno dei temi più caldi, com’è giusto e prevedibile, è proprio quello del cambiamento climatico, che l’organizzazione contrasta promuovendo principi che favoriscano l’utilizzo responsabile delle risorse naturali e processi ecologici sani. Nel concreto, la federazione sta anche lavorando per dare il via a degli standard di sostenibilità del vino, al fine di garantire una maggiore coerenza a livello globale.