Sin dall’inizio del suo percorso green, nell’ormai lontano 2008, l’azienda della famiglia Torres è stata in grado di ridurre le proprie emissioni di CO2 del 35%, con un obiettivo ben saldo verso il traguardo 2030, dove spera di raggiungere una riduzione del 60%. Per una realtà aziendale, avente antine sparse su ben 3 continenti, l’impegno per un futuro sostenibile è senza alcun dubbio una questione da non prendere sottogamba: ad oggi, i Torres hanno investito 16 milioni di euro nel tentativo di ridurre l’impronta di carbonio complessiva nella propria produzione vinicola. È proprio per questa predisposizione d’animo che gli imprenditori spagnoli sono giunti alla sesta edizione dei premi “Torres & Earth”, da poco celebratisi a Barcellona. Le cinque personalità premiate quest’anno hanno saputo rappresentare, tramite un’ampia gamma d’iniziative, d’essere in linea con l’approccio sostenibile e olistico del gruppo Torres.
Con un occhio di riguardo, ovviamente, alle emissioni di CO2. I vincitori dell’edizione 2022 sono stati: il viticoltore Tomàs Peig della regione di Terra Alta, il produttore di vetro francese Verallia, l’azienda di trasporti Juan Ruiz di Córdoba, la città di Caldes de Montbui nella provincia di Barcellona e il giornalista ambientale José Luis Gallego.
“Dobbiamo essere coinvolti attivamente nell’emergenza climatica ed essere pronti a cambiare le cose. – ha dichiarato Miguel A. Torres durante un discorso introduttivo all’evento – Dobbiamo smetterla di dipendere dai combustibili fossili, utilizzare energie rinnovabili, mangiare più piatti vegetariani e ridurre fortemente l’uso della plastica“. Nel 2019 la famiglia Torres ha inoltre fondato la “International Wineries for Climate Action”, in collaborazione con la Jackson Family Wines della California. Un incontro fra 37 differenti produttori, provenienti da 9 Paesi nel mondo.