La birra Tesla ispirata al Cybertruck di scuderia celebra i luppoli della Baviera
Si chiama GigaBier, viene commercializzata sul mercato europeo in una confezione da tre bottiglie a un prezzo di 89 euro e riprende il design futuristico del pick-up elettrico Cybertruck da poco presentato da Tesla al mondo dei motori. Il Tesla Design Studio ha infatti concepito il nuovo packaging delle bottiglie di birra ammiccando alle forme spigolose e robotiche del truck della scuderia di Austin leader nella produzione di veicoli elettrici.
La commercializzazione di alcolici non è una novità per l’azienda texana che ha già prodotto la Tesla Tequila in un’iconica bottiglia a forma di saetta con scritte placcate in oro. La birra è stata lanciata nella sede della Gigafactory di proprietà di Musk situata a Berlino, che ha ricevuto lo scorso anno il benestare ambientale dal severo governo federale di Brandeburgo. La GigaBier viene prodotta per celebrare i 500 anni di tradizione della produzione di birra teutonica a partire dall’editto bavarese “Reinheitsgebot”, il dettame sulla purezza promulgato a Monaco sul finire del XV secolo, esteso successivamente a tutta la Baviera, oggi ancora in vigore, che prevede acqua, malto d’orzo e luppolo come soli ingredienti utilizzabili nella produzione di birra.
Tesla ha deciso di battezzare con il termine “cyberluppoli” la produzione di “oro verde” alla base della sua birra, così da identificare il carattere sempre avanguardista dell’ennesima operazione di marketing del vulcanico maverick fondatore dell’azienda da oltre 100 miliardi di dollari netti di patrimonio annuo. La birra è una pilsner di 5% vol. con “note di agrumi, bergamotto e frutta dolce”, secondo la descrizione della bottiglia squadrata total black, con innesti di filigrana che si illumina al buio. Il claim di lancio dalla GigaBier ─ che piacerebbe tanto a P. K. Dick e Ridley Scott ─ recita così: “Brewed for cyborgs, made by humans”.