La Cina ha annunciato la revoca delle pesanti tariffe sul vino australiano, imposte più di tre anni fa, segnando un miglioramento delle relazioni tra i due paesi. Inizialmente introdotte nel 2020 durante una disputa diplomatica, le tariffe avevano colpito duramente i produttori di vino australiani, con dazi che superavano il 200%!
Questa mossa si va a inserire in un quadro più ampio di miglioramento dei rapporti commerciali tra Australia e Cina, con la rimozione progressiva di ostacoli commerciali su vari prodotti australiani. “Il Ministero del Commercio cinese ha dichiarato che la rimozione delle tariffe è dovuta al cambiamento delle condizioni del mercato vinicolo cinese. – hanno spiegato gli economisti – Prima dell’imposizione delle tariffe, l’Australia beneficiava di un vantaggio tariffario del 14% grazie a un accordo di libero scambio del 2015. Tuttavia, l’impatto dei dazi era stato drammatico: nel 2019, il vino australiano rappresentava il 27,5% delle importazioni di vino cinese, ma l’anno scorso era sceso allo 0,14%”.
Il governo australiano ha accolto con favore la notizia, affermando che i dazi avevano reso praticamente impossibile per i produttori esportare vino imbottigliato in Cina. La revoca dei dazi significa, tra le altre cose, che l’Australia interromperà il suo procedimento legale presso l’OMC. Anche Treasury Wine Estates, il principale produttore vinicolo australiano quotato in borsa, ha espresso soddisfazione per l’annuncio, pianificando di espandere le vendite e il marketing in Cina. L’amministratore delegato ha descritto la decisione come un’opportunità di crescita a medio termine per l’azienda e per l’industria vinicola australiana nel suo complesso.