La Cina è in procinto di diventare membro a pieno titolo dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV) il prossimo novembre, ottenendo una maggiore influenza nella formulazione di standard e regolamenti internazionali sul vino.
Durante una conferenza stampa a Ningxia l’11 luglio, il Ministero dell’Agricoltura e degli Affari Rurali cinese ha annunciato che la domanda di adesione è stata formalmente presentata attraverso l’Ambasciata cinese in Francia. La domanda è attualmente in fase di esame e si prevede che la Cina diventi ufficialmente il 51° Paese membro durante la conferenza del 100° anniversario dell’OIV a novembre. L’OIV è l’organizzazione intergovernativa più autorevole per i Paesi produttori di vino e la Cina, come uno dei principali produttori e consumatori di vino, beneficerà significativamente dall’adesione. Partecipare all’OIV permetterà alla Cina di essere parte attiva nelle decisioni globali del settore vitivinicolo.
Secondo il rapporto dell’OIV del 2023, la Cina è il 9° consumatore di vino al mondo e ha la terza maggiore superficie vitata, dopo Spagna e Francia. Pau Roca, ex direttore generale dell’OIV, aveva espresso la sua fiducia nel potenziale della Cina, sottolineando l’importanza della sua adesione per plasmare le tendenze globali del settore vitivinicolo grazie alla ricerca e alle nuove tecnologie. “L’industria vinicola del Ningxia ha giocato un ruolo cruciale nel lungo cammino della Cina verso l’adesione all’OIV. – spiegano alcuni alti rappresentanti del settore – Dal 2012, quando Ningxia è diventata osservatore dell’OIV, la regione ha partecipato attivamente alle conferenze mondiali, promuovendo il vino della regione delle Prealpi Orientali del Monte Helan”.