Le farfalle, si sa, sono simbolo universale tanto di grazia e bellezza quanto di fragilità e di senso dell’effimero. Una delle specie più a rischio si chiama farfalla monarca: la sua popolazione è in declino ormai dal 1974, in coincidenza proprio con l’apparizione sui mercati del glifosato, più comunemente noto col nome di Roundup. Dal 2016, però, l’imprenditore agricolo ed enologico Carlo Mondavi ha lanciato una vera e propria “challenge” di sostenibilità ai suoi colleghi.
Si tratta della “Monarch Challenge”, dal nome dell’esemplare in pericolo (anche secondo l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura): l’obiettivo è tentare di produrre vini, di livello e qualità internazionali, tramite un’agricoltura più pulita. La sfida di Mondavi proviene direttamente dalle valli Sonoma e di Napa, negli Stati Uniti, dove cerca di espandere il proprio impegno filantropico contro l’uso sconsiderato di erbicidi, in favore della permacultura. La sua stessa azienda, la RAEN (nella Sonoma Coast), produce un rosé il cui ricavato è indirizzato proprio alla conservazione d’insetti e piccoli vertebrati. “Dal 2000 la biomassa degli insetti in Europa è diminuita del 70% – ha dichiarato Carlo Mondavi – Per gli uccelli la diminuzione è circa del 50%.
Stiamo vivendo un’apocalisse di livello globale per quanto riguarda le specie di insetti, compresi soprattutto gli impollinatori. Coltivare senza prodotti chimici di sintesi purtroppo ha un costo e già il 45% delle aziende agricole americane vive delle difficoltà”. Mondavi produce, inoltre, il trattore Monarch: una soluzione di piccole dimensioni, a emissioni zero, elettrico, con funzionalità di generatore in grado di alimentare una minuta fattoria, in grado di procedere senza conducente. Una soluzione che, se abbinata a un impianto di energia solare, potrebbe consentire l’autosufficienza a molte realtà agricole di dimensioni ridotte.