Viene chiamato disruptive marketing e può assumere diverse nuance che vanno dalla tenue ironia (molto spesso autoriferita) fino al giocoso disprezzo per il cliente. La comunicazione social di Ryanair è divenuta una case history di questa interpretazione del marketing, in particolare nel peculiare tone of voice impiegato dalla compagnia aerea irlandese nei video pubblicati su Tik Tok, che mescolano sapientemente sprezzante dileggio per i propri passeggeri e ficcante sagacia e irriverenza nello stigmatizzare i limiti della propria offerta commerciale sempre più low-cost.
I media internazionali, in particolare i tabloid, fanno a gara nel rilanciare le stravaganze e le intemperanze verbali, spesso provocatoriamente volgari, del CEO Michael O’Leary che, in coerenza con la sua istrionica personalità, ha scelto il geniale Michael Corcoran come Head of Social and Creative Content di Ryanair, il quale a sua volta ha raccolto il testimone della creatività da Kenny Jacobs, per dieci anni a capo del marketing aziendale, vero artefice del successo della compagnia irlandese e ideatore di un modello di customer care che ha fatto scuola non solo nel settore dell’aviazione civile.
Corcoran ha maturato esperienze professionali nel segmento del marketing sportivo, in particolare calcistico, dalle quali ha abilmente ricavato l’immediatezza espressiva e il tono ludico delle campagne di comunicazione che utilizza anche per il creative content di Ryanair. Una strategia vincente, senza mai perdere di vista la brand loyalty, basata su sberleffi, rivisitazione di iconici e virali meme, sardonici commenti e repost sui canali istituzionali dei contenuti social dei passeggeri, scelti ad hoc per le impietose analisi di disservizi o assenza di comfort dell’offerta e dell’esperienza di volo di Ryanair. “Low fares, Made simple” (tagline di Ryanair).