“Il 70% dei nostri membri ha meno di 45 anni e il 35% ha meno di 35 anni” ha dichiarato Paolo Sforza, direttore commerciale Crurated. Si tratta di una piattaforma digitale, come appena constatato, davvero molto giovane, in grado di sovvertire il banale e stantio stereotipo che vuole il mondo del vino relegato ad appassionati di una certa età e sordo all’innovazione. In un “round” di finanziamenti conclusosi nel mese di gennaio, Crurated ha raccolto oltre 7 milioni di dollari.
Si tratta di uno spazio on-line che sfrutta l’ormai ben nota tecnologia blockchain per vendere vino ai suoi affezionati clienti in tutto il mondo. Gli acquirenti possono comprare bottiglie rare e in edizione limitata da oltre 60 diversi produttori. Vi è perfino la possibilità di reclamare parti di botti, ottenendo la conservazione gratuita delle varie bottiglie derivanti. “Al momento del lancio, nel 2021, il sito contava solamente qualche migliaio di membri – ha poi proseguito Sforza – Nel 2022 abbiamo registrato un incremento degli iscritti del 180%. Circa la metà dei nostri utenti usufruisce di un servizio basilare gratuito, il livello più basso.
La restante metà, però, è suddivisa nelle varie fasce premium, che richiedono un canone mensile rispettivamente di 32, 162, e 541 dollari”. Per quanto concerne la giovane età dei consumatori attratti da Crurated, si tratta certamente di un’inversione di rotta rispetto l’andamento generale del segmento di mercato. Basti pensare al rapporto “State of the Wine Industry 2023”, dove i bevitori oltre i 60 anni di età sono gli unici a risultare in crescita.