Spessissimo abbiamo trattato e approfondito la complessa tematica dell’intelligenza artificiale, di come possa esser applicata allo sfaccettato universo enologico, di come possa servire e aiutare produttori così come consumatori. In questo caso la tecnologia sviluppata da Sippd, con sede negli Stati Uniti, punta davvero in alto: aiutare i più indecisi, i meno esperti, ad acquistare la bottiglia di vino giusta.
Giusta entro che termini? Di gusti personali, di preferenze e ovviamente di abbinamenti. “Con tutti i progressi della tecnologia, il processo di sfogliare grandi liste di vini, piene di gergo oscuro, fino a quando non ci si arrende e si chiede al personale di sala un consiglio, senza conoscere le proprie preferenze, mi sembrava obsoleto” ha spiegato il fondatore del sistema Blake Hershey. Lo stesso avrebbe ricevuto l’illuminazione, l’ispirazione vincente, grazie alla moglie: durante un particolare week-end la moglie era fuori con degli amici e, essendo lui l’esperto di vini e di abbinamenti della coppia, continuava a ricevere messaggi con richieste di consigli e suggerimenti.
Hershey afferma che la situazione gli ha fatto capire che doveva pur esserci un modo più semplice per scegliere una bottiglia che gli piacesse. Così è nata l’idea di Sippd, in piedi dal 2021: a differenza delle altre app più note, come Vivino, che si limitano ultimamente a incorporare un’AI, Sippd nasce basandosi proprio al 100% su questa tecnologia sin dai primi passi. Il software AI dell’applicazione fa il “lavoro pesante”, generando migliaia di raccomandazioni personali di vini che chiama “abbinamenti di gusto”. Questi sono valutati in termini percentuali, con punteggi in centesimi che rappresentano un abbinamento perfetto.