Nel cuore di una delle più rinomate regioni vinicole italiane, il progetto NoviAgri, promosso dal Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, sta rivoluzionando la viticoltura proprio attraverso l’innovazione tecnologica.
Presentato presso l’Istituto di Istruzione Superiore “Penna” di Asti, il progetto mira a gestire in modo sostenibile ed efficiente i vigneti, integrando con successo la tradizione vinicola con l’intelligenza artificiale. “Il progetto – come spiegano con cognizione di causa gli studiosi coinvolti – ha sviluppato un prototipo di irroratore di precisione, regolando automaticamente il flusso dei prodotti fitosanitari per ridurre gli sprechi e migliorare l’efficacia. Entro il 2025, questa tecnologia sarà ampiamente disponibile. Un’applicazione mobile e un sistema di supporto alle decisioni segnano progressi nella gestione di malattie come la Flavescenza dorata e l’Esca”.
Il rinomato professore Mario Fregoni sottolinea che il successo di NoviAgri non è limitato al contesto locale ma prevede anche un impatto internazionale. Il progetto sarà, infatti, presentato all’OIV il 5 aprile, ottima occasione per consolidare così la sua rilevanza oltre i confini italiani. Come ha poi aggiunto lo stesso professore: “La collaborazione tra l’Università di Torino, Tecnovict-Spezia Srl, Csp Innovazione nelle Ict e il Consorzio ha permesso un approccio multidisciplinare, essenziale per affrontare le sfide della viticoltura moderna. Il prototipo di irroratore e il DSS evidenziano il potenziale di NoviAgri per una viticoltura più ecologica”. Nel vedere la convergenza di tradizione e tecnologia, sembra profilarsi un futuro luminoso, sostenibile e intelligente per la viticoltura nostrana, con NoviAgri come testimonianza del suo spirito innovativo.