Come abbiamo dimostrato più volte, tramite virtuosi e a volte semplici esempi green, la sostenibilità è spesso una scelta individuale, percorribile anche a seguito di piccole scelte quotidiane.
Abbiamo, ad esempio, la Svolta Srl, la quale ha recentemente installato un impianto agrivoltaico nel suo vigneto “Vigna Agrivoltaica di Comunità” a Laterza, in Puglia. L’impianto da 970 kW, composto da 7.770 pannelli solari, integra la produzione vinicola con l’energia solare, ottimizzando la resa agricola e riducendo l’impatto ambientale. I pannelli, orientati a sud e inclinati di 28 gradi, proteggono le viti dai cambiamenti climatici estremi, riducendo il consumo d’acqua fino al 20% e aumentando la resa del terreno dal 20% al 60%. “L’azienda – raccontano gli operatori – coltiva il Primitivo e il Goldtraminer, quest’ultimo solitamente tipico delle regioni del nord Italia. L’ombreggiamento offerto dai pannelli ha consentito una vendemmia ritardata, con raccolti posticipati rispetto alle altre aziende locali, proteggendo le piante da stress idrico e eccessi climatici.
Grazie agli studi di esperti come il Prof. Maurizio Boselli e i professori dell’Università di Bari, si è rilevata una miglior crescita vegetativa e una riduzione del contenuto zuccherino delle uve sotto ombreggiatura, mantenendo però un’acidità più alta, ideale per la qualità del vino”. Questi risultati hanno permesso a Svolta Srl di produrre vini di alta qualità, con caratteristiche uniche in termini di freschezza ed eleganza. Il loro obiettivo è posizionare i vini agrivoltaici in una fascia premium, potenzialmente anche per la produzione di spumanti. Il progetto dimostra come la sostenibilità possa migliorare la qualità del vino, preservandone conseguentemente l’autenticità.