Una recente indagine di mercato, portata avanti dall’agenzia NielsenIQ, ha voluto coinvogere un vasto campione di ben 100.000 famiglie statunitensi, monitorandone gli acquisti di vino e alcolici negli ultimi 3 anni, ovvero dal 2021 a oggi. Il tutto nasce dall’esigenza americana, e non solo, d’indagare le ragioni recondite di un mercato enologico in parte in evidente declino per quanto concerne i consumi, approfondendo al contempo le tendenze e le preferenze emergenti nei nuovi consumatori.
I risultati preliminari della ricerca suggeriscono un cambiamento nei comportamenti dei consumatori, con una tendenza verso le fasce di prezzo più basse. I consumatori che, ad esempio, in passato acquistavano vini da oltre 20 dollari, stanno ora optando piuttosto per una fascia dai 10 ai 19,99 dollari. Mentre quelli che precedentemente spendevano tra i 10 e i 19,99 dollari si stanno spostando verso vini con un prezzo inferiore a 10 dollari. Insomma, un costante slittamento verso il basso.
“È interessante notare – spiegano i ricercatori – come questo cambiamento sia evidente soprattutto tra i consumatori di età compresa tra i 35 e i 44 anni, aventi un reddito tra i 40.000 e i 70.000 dollari. Al contrario, le famiglie più anziane, con un reddito più elevato, continuano a preferire vini di qualità, in particolare quelli sopra i 20 dollari”. La fase successiva della ricerca coinvolgerà oltre 1.000 consumatori di vino per approfondire le ragioni dietro questi cambiamenti nei comportamenti di acquisto. Nel complesso l’industria del vino sta cercando di adattarsi a questa nuova realtà di consumo e di comprendere meglio le esigenze dei consumatori ma, com’è chiaro, non si tratta certo di un’indagine o di una strada in discesa.