“In questa edizione il Barcelona Wine Week si è posto come il miglior punto di incontro per tutti gli operatori del settore enologico spagnolo. Un forum unico di promozione per il settore da dove proiettare a livello internazionale la qualità, la varietà e la diversità del vino spagnolo”. Sono queste le orgogliose parole rilasciate da Javier Pagès, presidente proprio del BWW, commentando lo straordinario successo dell’edizione corrente.
Nei primi giorni del mese di febbraio, di fatti, si è tenuta nella capitale catalana la loro “risposta” al nostro Vinitaly: un record di affluenza di oltre 20.000 visitatori, suddivisi in più di 79 differenti Paesi di provenienza, con un incremento del 20% rispetto l’edizione dell’anno passato. Anche le etichette in loco hanno potuto vantare un simile rialzo (27%), raggiungendo la soglia di 828 espositori. Stiamo parlando di un evento ormai consolidato, che anno dopo anno ha saputo ingranare una marcia in più, rivolgendosi non solo agli appassionati ma anche ai professionisti di questo mercato, portando sul piatto addirittura 8000 riunioni a tema, workshop, meeting fra tutte le maestranze possibili: espositori, distributori, importatori, rivenditori, ecc.
Snoccioliamo assieme ancora qualche numero di questo successo spagnolo: 1300 gli operatori e in compratori, a loro volta provenienti da 600 nazioni, ospitati da uno Stato dove più del 70% del prodotto enologico è rivolto proprio all’esportazione. Questo rende la Spagna, nell’ordine: la terza al mondo fra i “big” della produzione globale di vini, la prima come esportatore tenendo da conto i volumi, la terza considerando i valori.