Un gigantesco impianto da circa 6.000 pannelli solari, il quale prevede di produrre oltre 5.500 megawattora di elettricità all’anno, l’equivalente per fornire energia a 900 abitazioni. Stiamo parlando del rinomato progetto australiano portato avanti dalla Treasury Wine Estates (TWE), avviato un anno fa e da poco conclusosi con successo.
Come si evince dal nome dei fautori dell’impianto, si tratta di un percorso pregevole a cavallo fra le migliori eccellenze del mondo enologico e quello tecnologico, un iter che è parte integrante dell’impegno di TWE per raggiungere il 100% di energia rinnovabile entro la fine del 2024, contribuendo alla decarbonizzazione delle sue operazioni globali. “L’installazione dei pannelli solari è un passo significativo verso l’obiettivo di azzerare le emissioni dirette dell’azienda. Questo progetto è parte di un investimento più ampio nell’industria vinicola australiana, incluso un impegno di 10 milioni di dollari nella ricerca e sviluppo di vini senza e a basso contenuto alcolico”.
Con queste parole ha approfondito i dettagli dell’impresa Kerrin Petty, chief supply & sustainability officer di TWE. L’azienda, tra l’altro, non è certo nuova al mondo delle energie rinnovabili: di fatti, possiede altri sistemi solari in funzione presso vari siti in Australia, Nuova Zelanda, Francia, Italia e Stati Uniti. Infine, stanno realizzando un impianto con 13.000 pannelli solari: è, infatti, in fase di costruzione nella Napa Valley, negli Stati Uniti, e diventerà il più grande impianto solare per cantine negli USA. Ma non finisce qui, come sottolineano dall’azienda: “TWE prevede di installare batterie e stazioni di ricarica per veicoli elettrici per migliorare l’efficienza energetica e sostenere le economie regionali, riducendo l’impatto ambientale complessivo”.